Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

08

Lug 2012

…e vissero felici e contenti

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Sposarsi è il sogno di ogni femminuccia fin da piccola. Vedi Biancaneve che dopo l’esperienza psichedelica con i 7 nani degna di una gang bang, trova il suo principe azzurro ( i principi delle favole sono tutti sponsorizzati dalla Pfizer e dal viagra?) che la risveglia dalla narcolessia di una mela della val- di- non- dovevi- mangiarla. Poi c’è la Bella Addormentata che  – anche lei vittima di un sonno profondo – con un bacio d’ammmore (con 3 ‘m’) si risveglia da una bella dormita nel bosco. E ancora la Principessa sul Pisello, una bisbetica domata vittima della penna di uno scrittore che mi sarebbe piaciuto vedere sdraiato sulla poltrona del buon vecchio Freud.
Ma  la mia preferita resta comunque Cenerentola, emblema delle casalinghe disperate che convola a giuste nozze con un principe figaccione grazie a una scarpetta di cristallo che la sottoscritta – viste le mastodontiche dimensioni dei piedi, un piccolissimo 41! – sogna di possedere segretamente, non fosse altro per dire che finalmente i suoi piedi hanno assunto una dimensione fiabesca.
Il matrimonio, insomma, complici i racconti d’infanzia e i film della Disney riassumibili nel classico “…e vissero felici e contenti” sono da sempre, per ogni bambina diventata ormai donna, una favola da vivere, un sogno rosa pieno di gioia e principi bonazzi con castello e cavalli bianchi.

La cornice tradizionale vede lei, in abito bianco raggiante come una giornata di sole, raggiungere lui, un principe moderno in alta uniforme o con un tight da urlo, in una chiesa che sembra il tripudio della Primavera di Vivaldi. Sono emozionati e felici,  pronti a giurarsi una vita ricca di amore, figli e serenità. Gli invitati indossano vestiti comprati per l’occasione e, se in Inghilterra, proliferano cappellini bizzarri e kitsch.
Ci si sposa in primavera/estate: maggio, giugno, luglio, settembre sono i mesi più gettonati  per i matrimoni. Ne vedi tanti, ancora e nonostante tutto. Sì, nonostante la crisi, i divorzi, le trans e il declino della spiritualità collettivo.
Le nozze sono  ancora, nella accezione comune, l’unico evento della tua vita per il quale sei disposto a dilapidare un capitale perchè tanto, in teoria, si celebra una volta sola (fanno eccezione i casi alla Brooke Logan di Beautiful e Liz Tayor).
Un evento carico di emozioni, aspettative, lacrime di parenti che, anche se convivi da anni e fai già una vita da sposato, leggono il tuo sì davanti all’altare come la vera cerimonia di passaggio dall’adolescenza alla età adulta.
E poi c’è sempre il viaggio di nozze, quello da sogno, quello che farai una volta nella vita perché poi, se arrivano i figli, non avrai più occasione di sputtanare spendere così tanti soldi o allontanarti verso luoghi del pianeta sperduti e conosciuti solo dagli alieni di Visitors.

La moda degli ultimi anni, se ci fate caso, prevede il matrimonio a tre. Niente di zozzo, sia inteso. Tendendezialmente le coppie moderne di ciovani, che poi non sono più tanto tali perché hanno un’età media di 35 anni, scelgono di avere come paggetto porta fedi il proprio pargolo, nato prima delle nozze. Una bella cerimonia familiare che, comunque, contrasta un po’ con le tradizioni religiose cattoliche che impongono castità fino al giorno del sì.

Ogni ricevimento che si rispetti, tutti vittime di Real Time e dei suoi programmi wedding oriented, sono un concentrato di glamour, finger food e fuochi da artificio. Nulla è lasciato al caso. Sapevate che il riso deve essere lavato per non macchiare gli abiti dello sposo?

La lista nozze, carica di pentole, bicchieri, cazzatine varie casalinghe è soppiantata dalla più utile lista viaggio o da un IBAN a cui girare la propria donazione ( e bisogna sempre calcolare che, se ti invitano al pranzo e spendono X tu devi per lo meno donare necessariamente – onde evitare figure da pezzente o amico/parente poco vicino – un X+Y…Viva la spontaneità!).

E poi c’è l’addio al celibato/nubilato che, tradizione vuole, debba  essere organizzato dagli amici; sempre più gettonate le feste-viaggio verso località europee e i soggiorni nelle SPA per le future spose.
Poche donne nude o uomini nudi uscire dalle torte…tanto quelli, per alcuni, e passatemi la cattiveria acida, arriveranno sicuramente dopo le nozze! 🙂

E io? Mi voglio sposare? A giorni alterni. Vale come risposta? Credo nel significato religioso del matrimonio, nella unione spirituale più che civile e penso sia importante sposarsi se si ha o si vuole mettere al mondo un figlio (qui emerge il mio lato reazionario). In più, vedi sopra, sono vittima delle fiabe e sogno l’abito bianco, quello che spendi una fortuna e metti una sola volta nella tua vita. Tuttavia, questa mia natura romantica si scontra e sbatte contro il mio  lato pratico, poco, anzi per nulla, amante delle cerimonie, che crede che l’amore non abbia bisogno di contratti o di bomboniere e, parafrasando Groucho Marx sostiene che, in fondo “ il matrimonio è la causa prima del divorzio“. 🙂

W gli sposi!

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30

Giu 2012

Tutto il resto NON è noia!

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Basta poco per ritrovare un po’ di fiducia. Una lezione di yoga, una serata tra amici e il pinguino posizionato in camera da letto che ti aiuta a ricaricare le energie afflosciate da Caronte, che in questi giorni ci traghetta tutti nel calduccio infernale.

Mentre scrivo le mie chiappe si incollano, effetto bostik, alla sedia. Non è una bella sensazione…una ceretta a carne viva che, pensandoci bene, potrebbe eliminare un po’ di ciccetta eccedente e agevolare la prova costume che mi aspetta tra due settimane.

Ho voglia di un’estate di relax: tanto mare, tanti bagni ma poco crogiolarsi al sole sudando come lucertole incartapecorite dal caldo africano. E poi dormire, dormire e dormire!
Non ho mai avuto così tanto bisogno di relax come in questo periodo.

Sono stati davvero mesi intensi, carichi di responsabilità, di problemi da risolvere, di viaggi incessanti e di weekend lavorativi.

Io non mi annoio mai…anzi..non ho mai tempo per fare tutte le cose che vorrei fare!
Non riesco davvero a capire le persone che ti guardano e dicono: ” uff, che noia! Non so che fare!”
Una sensazione che non provo mai…
Ho miliardi di libri che mi aspettano sul comodino, faccende di casa arretrate, rivoluzioni di arredamento da sperimentare, idee nuove da mettere in pratica e conflitti interiori da superare.

Se la noia non mi appartiene, l’ozio, quello consapevole, quello che ti fa ritrovare te stesso e che rilassandoti ti culla, ogni tanto bussa alla mia finestra e mi accompagna in momenti di oblio fatti di tutto e niente. Il mio è sempre un ozio colorato, creativo, psichedelico. Un prisma che mi mette davanti alle sfaccettature della mia indole vulcanica e imprevedibile.

Non reggo quella insopportabile fatica di non far nulla che si respira nei “che palle!” dei miei coetanei…Ragazzi, un po’ di curiosità, di voglia di scoprire il mondo!
Sono così tante le cose da vedere, le persone da conoscere, le abitudini da sovvertire, le sfumature da creare!
….tutto il resto non è noia! È adrenalina, energia, vibrazione, sole!

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29

Mag 2012

Una risposta d’amore

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Con quello che sta succedendo in questi giorni tra bombe, terremoti, crisi globale, calciopoli e scandali papali davvero le parole si strozzano in gola.

Difficile commentare lo sgomento davanti all’irrefrenabile e incontrollabile potere della natura, schifosamente biasimabile il caso di calciatori miliardari che hanno ‘bisogno’ di rovinarsi carriera e reputazione per un giro di scommesse (ma hanno interrogato anche Holly e Benji?), ancora più viscido il crollo della spiritualità, quella che dovrebbe risollevare animi piegati e provati.

I motivi per essere presi da sconforto e pessimismo certo non mancano, ma la dignità mostrata da quelle persone che continuano a rimboccarsi le maniche per togliere i detriti dalla propria abitazione violata da una natura che sa essere matrigna devono essere di esempio. Per tutti.

Leggo post di persone che amano ricamare intorno a questi avvenimenti. E mi arrabbio. Anzi, mi incazzo proprio!

Non puoi, vedi caso Grupalia, fare della ironia sciocca e puerile su sciagure come queste…chi cavolo ci vuole andare a Santo Domingo? Vacci tu, con un razzo…va beh, non scendiamo nei dettagli sulle modalità di fruizione del mezzo di trasporto altrimenti divento volgare.

Leggo post di gente che si diverte a creare false informazioni di servizio, giocando con il potere mediatico dei social media. Ragazzi non si scherza su queste cose, non si creano falsi idoli, non si disperde, con le vostre cazzate, l’energia positiva di chi vuole veramente aiutare. Le informazioni, poi, prima di essere ritwittate selvaggiamente, andrebbero verificate, a prescindere dalla cronaca di questi giorni.

Leggo di strane combinazioni planetarie, come l’allineamento Pleiadi- Sole-Terra,  di deduzioni scientificamente instabili, di cospirazioni massoniche, di mistiche ragioni dietro ai fatti che fanno tremare e scuotere la vita di molte persone.

Sento, come molti, un grande desiderio di semplicità, di leggerezza…una voglia irrefrenabile di riuscire a respirare il “qui e ora“, di vivere con il sole e navigare a vele spiegate.

Vorrei poter alleviare le sofferenze di chi, quotidianamente, lotta per la vita, a prescindere dalle calamità e dalla politica economica internazionale.

Mi piacerebbe che quell’ansia che schiaccia il diaframma e obnubila la mente fosse sempre vinta dal coraggio ritrovato, dall’energia e dalla fiducia. Una fede in se stessi, nelle proprie potenzialità, dalla dignità e dall’amore, troppo decantato e poco dimostrato.

L’amore vero, viscerale, semplice e positivo…quello che ti fa vedere ogni momento di debolezza con occhi diversi, quello che ti fa sollevare, che rialza gli animi e le coscienze. Un amore universale, cooperativo, sinergico e compassionevole. Quello che non importa dove, come e perché: esiste, agisce, impulsivo, verace e senza secondi fini.

Mi piacerebbe che in momenti come questi la risposta di tutti fosse una risposta d’amore.
Semplicemente positiva, carica di quella pulsione creatrice, fattrice, madre protettiva e allo stesso tempo valchiria.

Non si possono cancellare dolore e sgomento, ma si deve reagire, ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa per “essere il cambiamento che vuole vedere nel mondo“.
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