Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

25

Set 2012

20 cose del web che non digerisco

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Ci sono almeno 20 cose che non riesco a digerire nell’era 2.0:

  1. le compravendite di follower sui social network
  2. i siti in flash
  3. l’abuso di keyword che tolgono cuore al contenuto e strizzano l’occhio a una SEO malata
  4. l’email marketing che diventa spam
  5. gli hotel senza booking engine (e se ce l’hanno non lo usano)
  6. i font svolazzanti, i corsivi a caso e le gif alla Las Vegas
  7. i menù a tendina che, per muoverti da una sotto categoria all’altra, ti sfuggono di mouse
  8. le promo ‘specchietto per le allodole’ a partire da € 20 che poi si rivelano essere da € 200
  9. i siti pieni zeppi di fastidiosi banner, quelli che per leggere una notizia devi fare la gincana
  10. i siti delle aziende che indicano tra i loro clienti marchi importanti e, alla fine, scopri che hanno lavorato per il terzista dell’appaltatore del vincitore della gara del cugino di secondo letto del proprietario del marchio
  11. i siti con le musichette che partono a manetta  e non sai come placarle
  12. gli shop online che solo quando stai per pagare scopri che devi aggiungere 24 euro per saldare con carta di credito, 5 per il contrassegno e vaffanculo dimmelo prima!
  13. l’ipocrisia da social network, quella di chi continua a fare il buon samaritano – con link demagogicamente scorretti e banali- e i fenomeni da ‘midivertosoloiosfigatochenonseialtro’
  14. quelli che inseriscono come foto di profilo le immagini scattate al bagno in mutande. Tanto mi fai cagare lo stesso, anche se non mi fai vedere il cesso
  15. le aziende giovani e dinamiche. Tutte, indistintamente. Ormai siete operative dal (altra cosa che mi altera il sistema vegetativo!)….e siete vecchie!!! Altro che giovani e dinamiche
  16. i forum dei  so-called ‘esperti’ che sparano una marea di cazzate e nessuno ha il coraggio di sbugiardare
  17. i blog studiati  solo per fare soldi
  18. i siti che dovrebbero essere  multilingua ma non vengono tradotti costantemente. Lasciarne una e fare  più bella figura, invece di aver tutti quei ‘pagina non tradotta’ ?!
  19. i siti che ti augurano buona Pasqua 2005 a Ferragosto 2012
  20. i siti  che offrono l’assistenza clienti a pagamento e non mettono neanche un fottutissmo e gratuito form email

Adesso mi prendo uno yogurt, anzi no, mi mangio un Activia, così innesto l’attività del bifidus e mantengo costante l’acidità….Mah, credo comunque che quelle 20 cose continuerò a non digerirle.

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14

Set 2012

Fiducia e condivisione

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Stanotte non riesco proprio a prendere sonno. Non mi riconosco, io che sono quella che dorme sempre in piedi. Ovunque.
Nella mente riaffiora un dialogo di una settimana fa con un professorone universitario di Reno, Nevada, un koreano trasferitosi da 30 anni negli Stati Uniti che si e no dimostra 40 anni, ma ne ha più di 50. Gli orientali mi stupiscono sempre da questo punto di vista, riescono a mascherare benissimo i segni del tempo.
Comunque,ritornando alla conversazione che abbiamo avuto…parlavamo del più e del meno fino a quando il professore ha iniziato a interrogarsi sul fatto che io, una giovane pulzella di più di trentanni, non fossi ancora sposata e cose affini. Da qui è partita una digressione sull’importanza di avere una persona al proprio fianco e la frase che mi ha colpito maggiormente è stata: “nella vita la cosa più importante è avere qualcuno di cui potersi fidare, con cui poter condividere tutto, nel bene e nel male. Senza fiducia e condivisione tutto ha meno significato“.  Altro che twist & shout, la vita è questione di trust & share.

Meditandoci sopra, ha proprio ragione. Che cosa ce ne facciamo delle gioie se non abbiamo il piacere di condividerle con qualcuno? A che cosa serve fare una scoperta eccezionale se non si può fruirne con gli altri?
Il vero problema è la fiducia…e chi si fida più a questo mondo? Troppe fregature, troppe delusioni ci portano ad allontanarci dall’ingenuo lasciarci andare, da quella incoscienza sana più volte rimproverata dalle mamme e dai papà apprensivi.
In noi, maturando, cresce la paura. Paura di sbagliare, di lasciarsi andare, di osare, di commettere quelli errori senza i quali non saremmo arrivati a costruirci l’esperienza che abbiamo. Come recitava il buon vecchio adagio “sbagliando si impara” ma  forse, facendo tesoro delle altrui vite, pensiamo che non commettere certi sbagli ci preservi dalle sofferenze, e allora ci tratteniamo, freniamo ogni impeto.

Senza fiducia, per prima quella in se stessi, decade anche la prospettiva di poter condividere. Perché, ancora una volta, prende il sopravvento la paura. Paura di perdere tutto, quel tutto che in fondo, magari, non è niente.

Bisogna acquisire coraggio, sì, ci vuole coraggio. Quel coraggio che ci fa vivere a contatto con gli altri compassionevolmente, con amore e un pizzico di empatia. Quello che ci fa travolgere dalle passioni di un amore, quello che ci fa rischiare nelle scelte di lavoro, quello che ci fa puntare  sul rosso o sul nero, quello che per un instante ci fa assaporare il libero arbitrio e ci fa sentire importanti.

Vivere  costantemente in balia dei timori,  aspettare che le cose arrivino dagli altri, dover soccombere, attendere che le cose cambino ..Non più.
Bisogna osare, avere fiducia e condividere, nel bene e nel male.

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26

Ago 2012

Lacrime di fine estate

scritto da / in SENZA FILTRO / Commenta

Sul treno di ritorno dall’Abruzzo, pieno di vacanzieri che hanno ultimato la pausa estiva, la pioggia battente cade…il cielo fuori dal finestrino è grigio e spento, malinconico. Si respira la tristezza racchiusa nella nostalgica lacrima degli amanti che si salutano sul binario, dei ragazzini che si apprestano a tornare a scuola, delle persone, come me, che hanno la consapevolezza che la pacchia è finita. Si torna a lavorare.
Beatrice, la perturbazione fresca che attraversa in questi giorni il nostro Belpaese, spazza via l’estate di Scipione, Caligola e Lucifero e confonde le lacrime con le gocce di pioggia.
Una lacrima densa di nostalgia scende anche sul mio viso…ho fatto il pieno di parenti nelle ultime settimane tra Sardegna e Abruzzo: papà, nonna, mamma, sorella, zia, nonno…e,quando mi allontano da loro, è sempre tremendamente triste.
Non che mi manchi vivere in casa con i miei, ma tutte le volte che ci riuniamo è un po’ come riassaporare il Natale di quando ero bambina, ricco di gioia e spensieratezza, di ricordi familiari e di piccole cose.
Siamo tutti sparsi in giro per l’Italia e riuscire a trovare un’occasione per stare insieme è sempre difficile tra lavoro, problemi di salute e imprevisti dietro l’angolo.
Mentre scrivo la pioggia segue il ritmo del treno e una melodia dolce accompagna i miei pensieri.
Una poesia intimamente introspettiva innaffia lo sguardo perso tra le colline oltre il finestrino.
Rime sciolte tra meditazione ed evocazione. Sensibilmente romantica rivivo la felicità di dare senso al tempo, agli attimi, alle sfumature di pensiero.
Magia di una estate che mi saluta e mi ricorda di assaporare il più profondo senso della vita.

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