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Dic 2012In partenza
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Valigie preparate, manca solo ‘l’attrezzatura’ informatica e tutto è pronto.
Domani sveglia all’alba alla volta della capitale dove mi aspettano tre giorni di lavoro e di levatacce. Poi, lunedì sera, si vola in Sardegna per una decina di giorni al profumo di macchia mediterranea e panettone.
Spero di aver un po’ di tempo per finire il libro che mi attende speranzoso sul comodino da settimane e per calmare le idee. Io, infatti, sono una di quelle che ha i neuroni in continua e strenuante attività. Mille cose per la testa, progetti nuovi, vecchi problemi …un gran casino che ha necessità di essere domato.
Spero anche di riuscire a riposarmi un pochino, perché il mio fisico mi sta dando segnali non troppo positivi. Il fatto è che io non mi sento ‘stressata’, cioè non più del solito. Eppure inizio ad accusare dei dolorini sospetti, che ho già provveduto a googolare per farmi venire la cacarella e iniziare a redigere il mio testamento. Onde evitare falsi allarmi, andrò a farmi vedere. Me lo devo.
L’anno scorso ho trascorso il Natale con il socio, è stato il primo insieme dopo 8 anni. Quest’anno riprendo la tradizione e raggiungo i miei – ormai emigrati, anche perché non vedo l’ora di brindare con la mia nonnina quasi 90enne.
In questi giorni inizio a redigere il bilancio di questo 2012, niente di fiscale, per quello mi affido alla commercialista. Un 2012 intenso che mi ha visto spesso in viaggio, che mi ha fatto toccare le coste degli Stati Uniti per la prima volta, che mi ha dato la possibilità di sfidare le mie capacità con progetti importanti, che sta decretando un forte cambiamento in me.
Un cambiamento che sto inseguendo, volendo e incentivando con tutte le mie forze. Il 2012 è stato, se ci penso, anche l’anno in cui mi è stata più volte riconosciuta la capacità di motivare e spronare gli altri al sorriso, al pensiero positivo quando i pezzi del puzzle non combaciano. Questa è una delle cose di cui vado più fiera.
Anche se per il momento predico bene e razzolo malino, in balia dei neuroni e degli ormoni, sull’altalena dell’ astinenza da pessimismo. Ma chi la dura la vince! La strada è in salita, ma ho la forza e la determinazione per pedalare fino alla vetta.
Ne ho passate tante, e tante ancora ne arriveranno. Però sono ancora qui a crederci. Più caparbia che mai.