Come un pianista
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO /
A volte mi siedo dietro alla tastiera, o davanti – il punto di vista è relativo – e mi sento come un pianista. Un pianista che non legge il pentagramma ma suona improvvisando, seguendo il ritmo di qualcosa che è dentro e che vuole venire fuori.
Una melodia interna che non riesce a starsene più lì, ma deve emergere, e in qualche modo lo fa attraverso le dita che si muovono sicure sulla tastiera. Nulla è scritto, tutto è comandato da qualcosa di superiore, qualcosa che non riesco a etichettare con una definizione.
La sensazione è davvero strana, un po’ come quando ascolti una canzone e inizi a ballare senza una ragione, senza una coreografia. Il tuo disegno interiore pulsa, desidera manifestarsi e trasformare in arte – danza, parole, musica, pennellate – quello che è dentro di te.