09
Giu 2012Made in USA
scritto da jadosa / in Viaggi / Commenta
Sono tornata da tre giorni da un viaggio di lavoro in terra americana e, non più fusa dal fuso, sto rielaborando la mia esperienza, nuova e piena di stimoli.
Ero a Boston, una piccola città tra le metropoli a stelle strisce, piccola ma ricca di tradizioni sportive, dai Celtics ai Red Sox, e soprattutto culturali. Culla di prestigiose università come il MIT e Harvard, Boston mi ha piacevolmente accolto nella terra per antonomasia sinonimo di libertà.
La cosa che mi ha impressionionato di più, a parte il freddo apocalittico e la pioggia incessante, è stata la comunicazione spontanea del popolo americano. Ovunque vai, anche per strada, gli americani ti salutano, ti chiedono come stai, ti mostrano un sorriso…Sarà la loro proverbiale ipocrisia? Qualcuno interpreta, infatti, questa apertura come una ‘facciata’ stucchevole, di chiara matrice puritana…io, invece,nei miei 5 giorni bostoniani l’ho voluta leggere come un caloroso sole che illuminava le giornate uggiose di un giugno sulla costa atlantica.