Pensieri, senza filtro.

Quando le dita improvvisano sulla tastiera

28

Lug 2014

Eppure

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E poi ci sono giornate come queste.

Quelle in cui dovresti sentirti euforico perché finalmente la gente ha iniziato a dare valore ai tuoi sacrifici, il lavoro inzia a girare bene, tra meno di 10 giorni vai in ferie, il tuo progetto editoriale sta decollando, il tuo fidanzato dice di amarti,  non litighi con tua madre da quasi 12 mesi e forse si concretizza la prospettiva di lasciare questa città che ti soffoca.

Eppure.

Eppure, ci sono quelle due o tre cosette che ti fanno incupire. Quelle che d’improvviso, un po’ come il meteo in questi giorni, fanno scrosciare lacrime cariche d’acqua. La tua è acqua salata, dal retrogusto amaro.

Ormoni impazziti?

Può darsi.

Consapevolezza che si risveglia, e a volte basta solo un frammento che tocca il suolo per risvegliarti dal sonno latente.

Presente. Devo concentrami sul qui e ora.

Anche se, effettivamente, le prospettive future non sono proprio quelle che speravo.

Ma tutto può succedere.

Già. Tutto può cambiare. Anche la testa delle persone?

Forse.

Vorrei non pensarci. Ma ci penso.

Eppure devo essere felice. Non devo permettere a una nuvola di oscurare il sole.

Sono certa che il sole splenderà, e io sarò lì a gioire del suo calore sulle gote.

Sono certa che il sole asciugherà le lacrime che non riesco, eppure, a trattenere.

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Grazie :)
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