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Set 2020Ponte tibetano
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
Lavorativamente parlando è uno dei momenti più importati degli ultimi anni.
Con le gambe traballanti, sto attraversando il ponte tibetano che mi conduce a nuove consapevolezze, mentre respiro la bellezza mozzafiato della vertigine.
Niente zavorre, solo l’essenziale, quello che serve per arrivare dall’altra parte e dimostrare al mio ego recalcitrante che, in fondo, lui non esiste.
Ringrazio chi crede in me, chi mi ha accompagnato per un pezzo di strada e poi lasciato andare, facendomi provare il brivido della caduta e la tempra della caparbietà.
Sento il peso della libertà che mi radica a terra e mi fa espandere, in fluttuante movimento, verso l’alt(r)o.
E tempo di dare ossigeno a quello che, da troppo tempo, sta facendo la muffa nel cassetto dei sogni accantonati.