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Ott 2015Il paradosso rif(l)esso
scritto da jadosa / in SENZA FILTRO / Commenta
E’ sempre tutto urgente, tutto vitale, tutto da fare come se avessi un razzo nel culo aromatizzato al peperoncino. Corri, corri, mangi schifezze perché, diamine!, non hai mica tempo di cucinare. Dormire? Eh?! Bisogna ottimizzare le ore, cercare di incastrare le bollette, la spesa, l’igiene personale – che devi inserire nella to do list, sennò ti dimentichi- e il lavoro, perché non c’è sabato o domenica che tenga: devi produrre, e velocemente! Se ha una vita di coppia (non con un vibratore o la tua mano) sai bene che va avanti per inerzia e deve essere pianificata tra i pranzi di Natale e le pulizie di Pasqua.
“Tutto questo correre ti starà facendo guadagnare un sacco di soldi!”- dice lo stolto che non ha mai pagato un grammo di tasse in vita sua e non sa che il prelievo è costante, tanto che sei anemico e Dracula ti spaccia un po’ di sangue ‘in nero’ perché gli fai pena.
E poi c’è il sangue che sputi, per le musate contro muro quando ti rendi conto che sei arrivato a quasi 40 anni, non hai uno straccio di famiglia tua, spendi più soldi in medici che in vestiti, il corpo si riempie di strane bolle, sei diventato mister pigiama di flanella, mentre ansia e disagio – i tuoi amici immaginari – ti tengono compagnia h24.
A cosa diavolo serve correre così? Serve perché sennò non hai i soldi per pagare le medicine. Cioè – #fammicapirebene con l’hashtag- ti ammali per pagare le medicine che ti servono perché ti ammali?!
E’ uno scherzo, vero? Un dannato scherzo. Dai sù! Qualcuno faccia suonare la sveglia, e dimentichiamoci di tutto.
La vita è diventata un paradosso. Un paradossale riflesso di superficialità e respiro corto.
Pianifichi tutto, ora dopo ora. Ogni singolo istante è impegnato. Se fuori nevica, piove, c’è il sole, o non esistono più le mezze stagioni, non è affar tuo.
Tu devi correre.
E la vuoi sapere un’altra cosa? Anche se corri, non dimagrisci. No, carino! Ingrassi per colpa del junk food, del culo piazzato su una fottuta sedia per produrre non si sa bene quale vitale cosa per chi e per socializzare (virtualmente, sia ben chiaro) con gente che ti è sempre stata sul cazzo ma che, come te, non ha più una vita sociale vera. Hai stretto più relazioni seduto sulla tavola del cesso che in un intero anno della tua inesistente vita di corsa. Roba che tua nonna, che va in balera o fa i tour di burraco in giro per il mondo, ti saluta con il dito medio alzato e una lattina di birra in mano.
E sai perché lo fai? Tu non lo fai solo per soldi, caro… Naaaa, lo fai per sentirti dire che sei bravo, che sei veloce, che come fai le cose tu che una cazzo di vita non ce l’hai, non lo fa nessuno.
Quel nessuno che ha dormito 8 ore, ha appena mangiato verdurine salutari e tromba come un riccio con la signora che gioca a burraco.
Sei ancora in tempo per utilizzare il tuo super potere. Puoi ancora scegliere.
Vuoi ritrovarti grasso, triste e imbottito di Xanax a fare la settimana enigmistica sull’ennesimo f24 da pagare o inizi a volerti più bene?