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28

Gen 2014

Nausea tra psicosomatica e chakra

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Due giorni abbracciata alla tazza del wc, meglio della protagonista dell’Esorcista. Garantito.

Non è colpa dell’influenza, non è (solo) colpa di una brutta congestione, è l’ansia, la paura che si aggrappa al terzo chakra e brucia di un sentimento dai colori cupi, lontani dal giallo brillante e vivo che contraddistingue Manipura. Uno stress che si autoalimenta, una antropofagia che innesta una bomba che prima o poi deve esplodere.

Il vomito potrei leggerlo come un atto di purificazione, tuttavia. Dopo un periodo di implosione, finalmente, trovo il modo di far esplodere tutto quello che è dentro di me, nel bene e nel male. Una catarsi, una purificazione che parte proprio dal plesso solare.

Tutto comincia con la nausea, un chiaro sintomo di rifiuto nei confronti di chi e cosa mi circonda. Una sensazione legata proprio con il chakra dell’ombelico, con la digestione. Pensandoci, la nausea o il vomito sono conseguenza di qualcosa che viene mal digerito, mal assorbito: quando c’è qualcosa che non ci piace, a livello  di alimentazione o a livello psicologico, tendiamo a dire che “ci disgusta, che non ci piace”.

La nausea è come se fosse associata al senso del gusto, in senso lato – beh, parlare di nausea e gusto insieme è alquanto paradossale :-/
Se una cosa “ci piace”, per dirla alla Facebook, non proviamo nausea, anzi, cerchiamo golosi di farne incetta, la assaporiamo con gusto e a volte, eccedendo nell’altro verso, possiamo arrivare addirittura a una fame bulimica e nervosa (e questo, ovviamente, non fa rima con equilibrio e benessere).

Ma allora – si chiedono i miei neuroni –  una donna incinta perché ha le nausee? Secondo Gigettoilneuronefurbetto, le nausee in gravidanza potrebbero leggersi in modo diverso. La donna deve ospitare un nuovo essere nel proprio grembo e il suo corpo cambia naturalmente perdendo il libero arbitrio che la porta ad agire solo per se stessa. Una donna gravida è un’evoluzione in divenire e la nausea suona come il campanello che implica la variazione di fase, la trasformazione del sé…insomma, i conati della futura mamma  rigettano la vecchia vita e la introducono alla  nuova.

Ti è mai capitato di avere il mal di mare?  Una brutta sensazione che fa traballare le budella a ritmo di canzoni dei Beach Boys (senza surf), una nausea che cela un disagio dovuto al fatto che sei in balia delle onde, senza nemmeno poter direzionare il timone a tuo piacimento.
Ecco, questa è la nausea, l’assenza di controllo.
E il nostro 3° chakra è proprio la torre di controllo del nostro essere noi.
Ci viene la nausea perché abbiamo perso la direzione, l’equilibrio, perché non sappiamo cosa fare e come comportarci e allora siamo indotti ad allontare all’esterno questo malessere, lo buttiamo via perché non vogliamo proprio averci nulla a che fare, lo (ri)gettiamo.

Io credo di aver accumulato un bel po’ di stress e di situazioni/emozioni che davvero faccio fatica a mandare giù. Ho l’epiglottide chiusa, non riesco a far scivolare nemmeno un sorso d’acqua. Il centro del mio bilanciamento è sommerso di pensieri, il mio secondo cervello (l’intestino, quello che comanda le emozioni) ristagna di situazioni irrisolte, di silenzi celati dietro a sorrisi a denti serrati, dietro all’ingiustizia di vedere che più fai e più devi contnuare a fare, mentre qualcuno rosicchia avido quel poco che piano piano stavi raccogliendo, ma non come provvista per inverni lunghi e tristi.

No, questa situazione non mi piace. Mi nausea.

Ma ho trovato l’antidoto che mi ha aiutato a vomitare tutto questo malessere.
Si chiama Amore, quell’amore  in grado di curare e lenire quasi come il Plasil!

…e poi vuoi mettere le diete forzate che conseguono a questi periodi di ‘stomaco debole’? 🙂

Voglio condividere questo post su...

Grazie :)
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